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view post Posted: 17/12/2019, 04:15     +1VIDEO:In studio Concetta Luisi, Resp. Centro Epilessia Az. Osp. Padova - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
CafèTv24 - In studio Concetta Luisi, Resp. Centro Epilessia Az. Osp. Padova
Video Gallery Dell' Azienda Ospedaliera di Padova


view post Posted: 11/12/2019, 18:58     +15 Bollini Rosa all’Azienda Usl di Bologna. 3 al Maggiore e 2 all’ISNB - SANITA' INFO UTILI
5 Bollini Rosa all’Azienda Usl di Bologna. 3 al Maggiore e 2 all’ISNB
11 Dicembre 2019
Sono 5 i Bollini Rosa attribuiti all’Azienda Usl di Bologna dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (ONDA) per il 2019. 3 alla Maternità dell’Ospedale Maggiore e 2 all’ISNB, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.
Entrambe le strutture dell’Azienda Usl di Bologna sono state premiate per l’offerta di servizi dedicati alle donne, dall’accoglienza e tutela della loro dignità, alla cura delle principali patologie femminili, oltre che per l’appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali.
Al riconoscimento ha contribuito anche la disponibilità, presso l’Ospedale Maggiore e l’ISNB, di materiale informativo multilingue, di servizi di mediazione culturale e di assistenza sociale, di diete personalizzate per le pazienti, tanto per ragioni cliniche che religiose.
La Maternità del Maggiore ottiene per la prima volta 3 bollini e si conferma come un luogo di particolare attenzione alla salute della donna, testimoniata da esperienze come il Pronto Soccorso per le donne che hanno subito violenza, il Percorso Nascita, che integra Ospedale e territorio, gli ambulatori dedicati al sostegno e promozione dell’allattamento al seno e alla manovra, delicata, di rivolgimento del feto podalico, l’autonomia professionale delle ostetriche nell’assistenza alla gravidanza e al parto fisiologico. Particolarmente apprezzata la presenza di un team multidisciplinare che vede la collaborazione dei professionisti della Ostetricia e Ginecologia con le unità di Neonatologia, Pediatria e Endocrinologia, e l’attivazione di un percorso chirurgico-oncologico per le donne con tumori all’utero o alle ovaie.
Diretta da Giorgio Scagliarini, nel 2018 la Maternità del Maggiore è stato il Punto Nascita con più nati in Regione (3.144 bambini nati).
Il percorso dedicato alle donne con Sclerosi Multipla e l’Ambulatorio Epilessia e Gravidanza sono, invece, le esperienze dell’ISNB premiate da Onda con 2 Bollini Rosa.
Il Centro Sclerosi Multipla, diretto da Alessandra Lugaresi, offre assistenza e percorsi dedicati alle donne in ogni fase della vita, come durante la gravidanza o nel periodo della menopausa. Oltre ai bollini rosa, lo scorso anno il Centro Sclerosi Multipla ha ottenuto altri due riconoscimenti da ONDA, per il punto di ascolto, l’ambulatorio multidisciplinare a disposizione delle donne premiato nell’ambito delle iniziative Best practice, e per il percorso gravidanza, premiato nell’ambito di Una cicogna per la sclerosi multipla.
Il Centro segue ogni anno oltre 1.500 pazienti, un migliaio dei quali donne e organizza periodicamente degli incontri formativi dedicati alla popolazione.
L’Ambulatorio Epilessia e Gravidanza del Centro Epilessia dell’ISNB, assicura la presa in carico delle donne da prima del concepimento fino all’allattamento, per ottimizzare la terapia farmacologica nel periodo preconcezionale e tenerla monitorata nelle fasi successive. L’attività si svolge in stretta collaborazione con le ostetriche e i ginecologi dell’Ospedale Maggiore e del Policlinico Sant’Orsola.
Dal 2011 ad oggi, sono state 200 le gravidanze seguite dall’ambulatorio, 30 solo nell’ultimo anno. Oltre140, invece, le visite eseguite ogni anno.
A gestire l’ambulatorio è Barbara Mostacci, che coordina la commissione Epilessia e genere della Lega Italiana Contro l’Epilessia e partecipa ai lavori del Gruppo di studio Neurologia di genere della Società Italiana di Neurologia.
Diretto da Paolo Tinuper, il Centro Epilessia ha dato una decina di contributi scientifici a congressi nazionali e internazionali sul tema gravidanza e donna in età fertile con epilessia e, insieme all’Associazione dei pazienti con Epilessia dell’Emilia-Romagna AEER, organizza incontri dedicati alla cittadinanza.
https://www.bologna2000.com/2019/12/11/5-b...re-e-2-allisnb/


bollino_rosa
view post Posted: 28/11/2019, 19:30     +1VIDEO:Vitamina C Acido Ascorbico di Luigi Garzillo - LINK UTILI

Vitamina C Acido Ascorbico di Luigi Garzillo
Pubblicato il 28 nov 2019
Frederick Robert Klenner MD
Alcuni medici sceglierebbero di restare a guardare un loro paziente che muore piuttosto che utilizzare l'acido Ascorbico, perchè nelle loro menti limitate esiste solo come una vitamina
www.facebook.com/groups/368217367341597/?fref=nf





Edited by MEDICINAINFO - 12/3/2021, 17:51
view post Posted: 31/10/2019, 20:42     +1Dott. Mauro Roncarati - Dentista - RIMOZIONE PROTETTA DELL'AMALGAMA - LINK UTILI
Dott. Mauro Roncarati - Dentista - Borgo Panigale Bologna Telefono 051 569454

RIMOZIONE PROTETTA DELL'AMALGAMA
Protocollo operativo finalizzato ad effettuare una corretta e protetta rimozione delle otturazioni in amalgama in sicurezza, eliminando la tossicita' del mercurio (Hg) e il disagio estetico.

www.facebook.com/dentistaborgopanigalebologna/
IMPLANTOLOGIA
Tecniche chirurgiche atte a sostituire porzioni mancanti (denti) attraverso l'uso di dispositivi medici (impianti), permettendo un ripristino delle funzioni estetiche e masticatorie del cavo orale.
CHIRURGIA ORALE
Branca della chirurgia che si occupa di risolvere i vari problemi riguardanti il cavo orale (estrazioni,apicectomie,asportazione di cisti,chirurgia preprotesica,innesti di osso o biomateriali ecc.)
PARODONTOLOGIA
Branca della chirurgia orale che studia i tessuti del parodonto (insieme dei tessuti molli e duri che circondano il dente e che assicurano la sua stabilita') e le patologie ad esso correlate.
PROTESI DENTALI ESTETICHE
Branca odontoiatrica che si occupa di riabilitare, attraverso manufatti protesici (denti artificiali) fissi o mobili, le funzioni masticatorie, quelle estetiche e le anomalie del cavo orale.
ODONTOIATRIA CONSERVATIVA
Branca dell'odontoiatria che si occupa della cura e del restauro dei denti interessati da processi cariosi superficiali o profondi, tramite l'utilizzo di appositi materiali e tecniche.
RIMOZIONE PROTETTA DELL'AMALGAMA
Protocollo operativo finalizzato ad effettuare una corretta e protetta rimozione delle otturazioni in amalgama in sicurezza, eliminando la tossicita' del mercurio (Hg) e il disagio estetico.
ENDODONZIA
Branca che si occupa della cura dell'endodonto,tessuto interno del dente (tessuto pulpare), qualora una lesione cariosa o traumatica abbia determinato un'alterazione irreversibile di questo tessuto.
IGIENE ORALE
Branca dell'odontoiatria per mezzo della quale viene effettuata la prevenzione primaria, la motivazione, la pulizia e il mantenimento della salute del cavo orale del paziente.
SBIANCAMENTO PROFESSIONALE
Trattamento odontoiatrico che permette di migliorare il colore dei denti, sia per motivi estetici, sia per risolvere discromie dentali dovute a patologie sistemiche o ad esiti di terapie(antibiotici).
ORTODONZIA (TRADIZIONALE - INVISIBILE)
Branca che si occupa dello stato di crescita cranio-facciale, dello sviluppo dei corretti rapporti dentari e del trattamento ad esso correlato con utilizzo di presidi tradizionali o invisibili.
www.facebook.com/pg/dentistaborgopanigalebologna/services/
Via della Pietra, 11/c Bologna
Chiama 051 569454
https://www.facebook.com/pg/dentistaborgop...f=page_internal

view post Posted: 22/6/2019, 11:02     +1VIDEO:Gestione dei pazienti con epilessia , le novità dal 42esimo congresso LICE - NEWS EPILESSIA
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Gestione dei pazienti con epilessia , le novità dal 42esimo congresso LICE
Prof. Oriano Mecarelli, presidente LICE (lega italiana contro l'epilessia)


https://www.pharmastar.it/pharmastartv/neu...resso-lice-6537
view post Posted: 21/6/2019, 20:37     +1Epilessia e lavoro. Verso l’inclusione organizzativa in un contesto di progettazione sociale - DIRITTI DEL PAZIENTE EPILETTICO
Epilessia e lavoro. Verso l’inclusione organizzativa in un contesto di progettazione sociale
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È necessario preparare il terreno per inaugurare il dialogo tra le istituzioni (coinvolgendo l’Inail, ad esempio), i centri di cura, gli ordini professionali e il sistema di relazioni industriali per individuare nuove funzioni, regole e prassi che promuovano l’adozione di misure che assicurino un’efficiente conciliazione dei tempi di vita, di cura e di lavoro, favorendo la formazione di nuovi equilibri ed opportunità.

21 GIU - La ricerca italiana di medicina narrativa in materia di epilessia, la prima che ha raccolto le narrazioni dei curanti esperti - condotta dalla Fondazione ISTUD con il patrocinio della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) e il supporto non condizionato di BIAL - ha portato alla luce un ‘ritratto’ della malattia che contribuisce a decifrarne aspetti che esorbitano (solo in apparenza) dal quadro clinico. Il progetto ‘ERE: gli epilettologi raccontano le epilessie’ ha riunito 91 narrazioni di cura di altrettante persone con epilessia, redatte da 25 neurologi e neurochirurghi operanti in centri dedicati alla cura dell’epilessia.
In modo inatteso, le narrazioni raccolte hanno restituito una rappresentazione dell’epilessia per la quale il lavoro costituisce un elemento cruciale del percorso di cura.

La ricerca ha evidenziato come, a fronte di un’età media di 37 anni, il 60% delle persone affette da epilessia non ha un impiego; il 31% di queste è impegnata in una (difficile) ricerca di occupazione, mentre il 19% ha ormai rinunciato o abbandonato spontaneamente il proprio progetto di lavoro o di studio. L’epilessia può dunque sospingere in spazi di emarginazione, in cui non di rado il lavoratore precipita improvvisamente, all’irrompere di un episodio critico. Nel 10% dei casi, l’esito di un episodio manifesto è coinciso con il licenziamento (in taluni casi, stando agli elementi desumibili dalle tracce narrative, con ogni probabilità illegittimo), determinando una radicale e immediata trasformazione della vita lavorativa e di relazione del lavoratore (e dei familiari).
Dalla ricerca, è altresì emersa con chiara evidenza la necessità del curante di poter impostare adeguatamente il dilemma giuridico (ed ancora prima etico) che una diagnosi di epilessia inevitabilmente pone: finché possibile, deve essere taciuto ogni riferimento all’epilessia? Come comunicare al medico competente il proprio stato di salute quando il teatro lavorativo e la mansione svolta dal lavoratore con epilessia richiedano l’adozione di opportune misure nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione? Esiste una specifico sistema giuridico di protezione?

Tali interrogativi si rintracciano con una certa frequenza nelle narrazioni dei curanti e contribuiscono a tratteggiare il vissuto quotidiano della persona con epilessia, caratterizzato da sentimenti di paura (24%), insicurezza e fragilità (9%), rabbia (9%), diffidenza e sfiducia (7%) e al quale corrisponde, sul versante dei curanti stessi, un sentimento di frustrazione (15%) e preoccupazione (11%).

Il sistema di protezione del lavoratore con epilessia
Con sentenza 21 maggio 2019, n. 13649, la Corte di Cassazione ha consolidato un proprio recente orientamento e delineato con precisione il quadro normativo di riferimento, muovendo dal presupposto che alla nozione (‘estesa’) di disabilità sia la legislazione comunitaria che l’elaborazione giurisprudenziale della Corte di Giustizia attribuiscono un significato essenzialmente ‘sociale’: la disabilità consiste infatti in ‘una limitazione risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professionale su base di eguaglianza con gli altri lavoratori’. Dunque, per assicurare l’osservanza del principio di parità di trattamento e una protezione giuridica del lavoratore con disabilità, la disciplina comunitaria obbliga il datore di lavoro ad adottare provvedimenti appropriati, purché questi non impongano un onere sproporzionato (articolo 5 della Direttiva 2000/78/CE del 27 novembre 2000).

L’ordinamento italiano ha compiutamente recepito tale prescrizione solo nel 2013, stabilendo che ‘al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli’ (articolo 3, comma 3-bis del D.Lgs. 9 luglio 2003, n. 216). Al tempo stesso, l’articolo 20, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 stabilisce che ‘ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro’.

Gli ‘accomodamenti ragionevoli’
Dal combinato disposto delle citate disposizioni discende da una parte l’obbligo per il datore di lavoro che intimi il licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta di verificare la possibilità di evitare il recesso adottando soluzioni organizzative ragionevoli e dall’altra l’obbligo per il lavoratore di informare – esercitando i diritti sanciti dalla vigente disciplina in tema di trattamento dei dati personali (particolari) – le figure preposte del servizio di prevenzione e protezione nel caso in cui l’epilessia costituisca un fattore di rischio per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La ragionevolezza dell’accomodamento dovrà essere ponderata e valutata di volta in volta in relazione al contesto lavorativo e alle soluzioni organizzative già operanti. Ad esempio, laddove il datore di lavoro abbia già introdotto il lavoro agile (smart working), il lavoratore disabile non potrà essere legittimamente licenziato se non sia stata preventivamente valutata anche l’opportunità di impiegare tale soluzione per ovviare alla disabilità e non si possa oggettivamente dimostrare che nel caso di specie tale soluzione è impercorribile od insufficiente.

La fase di progettazione sociale
L’attuazione di un piano di welfare aziendale e di schemi partecipativi dei lavoratori ai risultati dell’impresa possono, se combinate e armonizzate, costituire, con l’apporto della migliore innovazione tecnologica, leve efficaci - anche dal punto di vista della riduzione del costo del lavoro - in una prospettiva di sostenibilità e d’inclusione organizzativa dei lavoratori colpiti da una malattia cronica.

Non può mancare un disegno di sistema. La legislazione non può contribuire a modificare in senso evolutivo la cultura organizzativa esercitando il solo potere coercitivo; è opportuno costruire un contesto persuasivo circa la necessità d’adozione di condotte virtuose, intraprese per effetto di un convincimento volto a migliorare il contesto sociale e ambientale e non in mera ottemperanza ad una specifica previsione normativa.

Dunque, è necessario preparare il terreno per inaugurare il dialogo tra le istituzioni (coinvolgendo l’INAIL, ad esempio), i centri di cura, gli ordini professionali e il sistema di relazioni industriali per individuare nuove funzioni, regole e prassi che promuovano l’adozione di misure che assicurino un’efficiente conciliazione dei tempi di vita, di cura e di lavoro, favorendo la formazione di nuovi equilibri ed opportunità.

Massimiliano Arlati e Luca Barbieri
Studio Arlati Ghislandi
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-an...ticolo_id=75135
view post Posted: 21/6/2019, 13:45     +1PROGETTO EPIDOGS - SECONDA FASE - NEWS EPILESSIA
EPIDOGS2
PROGETTO EPIDOGS - SECONDA FASE
Siamo un gruppo di ricercatori dell'Università di Ghent (Belgio) interessato a studiare come alcuni cani reagiscono alle crisi epilettiche.
Alcuni cani sembrano essere in grado di avvertire quando una persona sta per avere una crisi, ma non sappiamo come questo possa avvenire e se il comportamento del cane sia affidabile. Il progetto EPIDOGS si propone di studiare questo comportamento ed i meccanismi coinvolti, con l'obiettivo finale di facilitare l’addestramento dei cani di allerta

Come partecipare al progetto
www.lice.it/
email :[email protected]
Grazie per il suo interesse!
CONTATTO [email protected] T (+32) 09 264 78 18
www.epidogsproject.net/it

Diario EPIDOGS
Nella nuova fase del progetto, chiediamo ai nostri volontari di registrare le loro crisi e i comportamenti di allerta posti in essere dai propri cani usando un'app.
Se Le e’ stata diagnosticata una epilessia e attualmente vive con un cane che mostra comportamenti di allerta, vorremmo invitarLa a partecipare al nostro progetto. Abbiamo sviluppato un diario (che presto sara in grado di trovare su App store e Google Play) da installare sullo smartphone finalizzata alla registrazione delle crisi e degli avvisi del suo cane nell’arco di un periodo di tre mesi. E’ anche possibile chiedere ad un membro della propria famiglia di installare l'app sui propri cellulari per registrare le crisi al suo posto.
Per partecipare allo studio è necessario avere ed essere in grado di usare uno smartphone che supporti iOS 9 o versioni successive, o Android 5.0 o versioni successive. Dobbiamo anche essere certi che a lei (o qualcuno sotto la sua tutela) sia stata diagnosticata l'epilessia. A tale scopo le chiederemo di fornirci i dettagli di contatto del suo neurologo e di firmare un consenso informato che concede il permesso al prof. Veerle De Herdt di contattarlo.
Si desidera partecipare, la preghiamo di contattarci tramite la nostra email :
[email protected]
www.epidogsproject.net/copy-of-il-progetto
view post Posted: 19/6/2019, 12:38     +1VIDEO:Gli epilettologi raccontano le epilessie. Primo progetto italiano di medicina narrativa - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
Gli epilettologi raccontano le epilessie. Primo progetto italiano di medicina narrativa
Prof. Oriano Mecarelli, Dr.ssa Maria Giulia Marini, Mario Moroni, Dr.ssa Pamela Scarlata
91 storie di cura dell'epilessia scritte da 25 epilettologi di tutta Italia. Al centro le esperienze delle persone e dei loro familiari, il lavoro, il tempo libero, le paure nel vissuto quotidiano e nei progetti di vita; nella scelta delle cure e nel cambiamento. Insieme alle speranze e alle possibilità per un nuovo sguardo sulla malattia. Questo in sintesi il Progetto "ERE - gli Epilettologi Raccontano le Epilessie.
Ne abbiamo parlato con la Dr.ssa Maria Giulia Marini, direttore scientifico e dell'innovazione dell'Area Sanità della Fondazione ISTUD, Prof. Oriano Mecarelli, presidente LICE (lega italiana contro l'epilessia), Mario Moroni, imprenditore digitale e testimonial della campagna "Epilessia non mi fai paura", Dr.ssa Pamela Scarlata, direttore medico BIAL Italia


https://www.pharmastar.it/pharmastartv/neu...-narrativa-6505
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view post Posted: 31/5/2019, 19:58     +1VIDEO:7Gold - Epilessia. In studio Concetta Luisi, Resp. Centro Epilessia Az. Osp. PD - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
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Pubblicato il 28 mag 2019
7Gold - Epilessia. In studio Concetta Luisi, Resp. Centro Epilessia Az. Osp. PD
Video Gallery Dell' Azienda Ospedaliera di Padova



Edited by MEDICINAINFO - 1/11/2019, 15:01
view post Posted: 30/5/2019, 22:16     +1Inabilità al lavoro: diritti del dipendente - DIRITTI DEL PAZIENTE EPILETTICO
Inabilità al lavoro: diritti del dipendente
29 Maggio 2019
Lavoratore diventato inidoneo, per motivi di salute, allo svolgimento della sua mansione: scatta il licenziamento?
A causa di un infortunio sul lavoro il medico ti ha detto che non potrai più svolgere le mansioni a cui sei stato sino ad oggi adibito. Il datore di lavoro ti ha offerto una posizione alternativa, con riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio. Ma si tratta di un lavoro che non rispetta la tua formazione e deprime le tue esperienze. Per cui hai deciso di rifiutarlo. Per tutta risposta sei stato licenziato. È legittimo il comportamento dell’azienda? In caso di inabilità al lavoro, i diritti del dipendente prevedono la possibilità di esigere una mansione alternativa? Cosa dice la legge a riguardo? La questione è stata analizzata dalla Cassazione con una recente sentenza [1]. Ma procediamo con ordine.
Indice
1 Licenziamento per inidoneità alla mansione
2 Quando è possibile il licenziamento per inabilità al lavoro?
3 Che succede se, dopo il licenziamento, il lavoratore guarisce?
4 Che succede se il licenziamento è illegittimo?
5 Chi accerta l’inabilità?
6 Quando arriva il licenziamento per sopravvenuta inidoneità alla mansione?

Licenziamento per inidoneità alla mansione

Il licenziamento del lavoratore divenuto inidoneo per un handicap sopravvenuto rientra tra le cause del cosiddetto «licenziamento per giustificato motivo oggettivo» [2], non dipendente cioè da colpa del lavoratore medesimo
La legge stabilisce in questi casi l’obbligo del cosiddetto repechage: prima di procedere al licenziamento, il datore di lavoro deve verificare se sia possibile adibire il dipendente ad altre mansioni anche diverse e inferiori, purché compatibili con lo stato di salute del dipendente.

Le Sezioni Unite della Cassazione hanno detto – in merito alla possibilità di licenziare un lavoratore diventato inidoneo, per motivi di salute, allo svolgimento della sua mansione – che il licenziamento è legittimo a condizione che il dipendente divenuto inabile al lavoro non possa svolgere altra mansione professionalmente equivalente a quella che gli era stata assegnata [3].

Se però in azienda non ci sono mansioni equivalenti a quelle precedentemente svolte dal lavoratore inabile, il datore può offrire anche mansioni inferiori e dequalificati; è vero – sostiene infatti la Cassazione – che la legge vieta qualsiasi patto volto a spostare verso il basso l’inquadramento del dipendente, ma è anche vero che la salvaguardia del posto di lavoro è un bene primario, per tutelare il quale è ammissibile sacrificare interessi di minor rilevanza, qual è appunto il divieto di dequalificazione.

Quando è possibile il licenziamento per inabilità al lavoro?

Come abbiamo detto, in linea teorica è possibile licenziare il dipendente divenuto inabile alle mansioni. Ma ciò può avvenire solo nel rispetto di alcune condizioni stabilite dalla legge per tutelare il lavoratore:
•la malattia tale da non consentire di definire quale sarà la sua durata complessiva [4];
•il datore di lavoro non deve più avere un apprezzabile interesse alle prestazioni lavorative (anche ridotte) del dipendente [5];
•verifica del repechage, ossia impossibilità di adibire il dipendente ad altre mansioni anche diverse ed inferiori, compatibili con lo stato di salute del dipendente [6]. In questo però il datore di lavoro non è tenuto a riscrivere tutto l’organigramma dell’azienda e a imporre trasferimenti e spostamenti agli altri lavoratori solo per salvaguardare il diritto al posto dell’inabile [7]. Spetta al datore di lavoro dimostrare l’impossibilità di impiegare il dipendente in altre mansioni. Il lavoratore tuttavia non può restare inerme e deve suggerire quali possibilità ci sarebbero, all’interno dell’organigramma aziendale, di un reimpiego in altri compiti.

È quindi impossibile licenziare per inabilità sopravvenuta se il datore non mostra di poter riutilizzare il lavoratore in altre mansioni, anche se il lavoratore divenuto inabile dopo un infortunio sul lavoro rifiuta una soluzione offerta dal datore compatibile con le menomazioni fisiche. Conta il fatto che vi possano essere altre ipotesi di inquadramento; del resto è il datore a dover dimostrare che non ci sono altri posti disponibili oltre a quelli prospettati al malato.

Che succede se, dopo il licenziamento, il lavoratore guarisce?

Se, al momento del licenziamento, sussistono tutti i requisiti appena indicati la risoluzione del contratto di lavoro è legittimo. Non rileva quindi il fatto che, in un momento successivo, il lavoratore abbia recuperato le proprie capacità. Conta infatti ciò che può essere prevedibile al momento dell’intimazione del licenziamento.

Che succede se il licenziamento è illegittimo?

Quando il licenziamento viene intimato in assenza dei presupposti appena indicati, il dipendente può ottenere la reintegra sul posto di lavoro. Ciò perché si tratterebbe di licenziamento discriminatorio e, in questo caso, il lavoratore non deve accontentarsi del solo risarcimento del danno senza la restituzione del posto.

Chi accerta l’inabilità?

L’accertamento dell’inidoneità sopravvenuta può provenire dal medico competente previsto dalla normativa in materia di sicurezza o dalla Commissione medica istituita presso l’Asl.

Il giudizio di inidoneità della commissione medica comunque non vincola il giudice che, tramite il consulente tecnico d’ufficio (Ctu) può fare una valutazione autonoma.

Quando arriva il licenziamento per sopravvenuta inidoneità alla mansione?

Il datore di lavoro può intimare il licenziamento senza attendere necessariamente il compimento del periodo di comporto [8]. Qui infatti non sono in gioco i giorni di assenza dal lavoro ma la conclamata e irreversibile incompatibilità tra il lavoratore e le mansioni a lui assegnate.

Viceversa, se l’inabilità è solo temporanea, il datore non può procedere al licenziamento se c’è una ragionevole
aspettativa di ripristinare le precedenti mansioni.
note
[1] Cass. sent. n. 13649/19.

[2] Cass. sent. n. 3224/2014.

[3] Cass. S.U. sent. n. 7755 del 7.08.1998.

[4] Cass. 27 agosto 1993 n. 9067.

[5] Cass. 20 maggio 1993 n. 5713

[6] Cass. 3 agosto 2018 n. 20497.

[7] Cass. 13 settembre 2012 n. 15348; Cass. 5 aprile 2018 n. 8419.

[8] Cass. 14 dicembre 1999 n. 14065.
https://www.laleggepertutti.it/287040_inab...BtRgH_1lpipxEXU
view post Posted: 29/5/2019, 22:40     +1Cannabis, CBD sintetico ‘ecologico’ cura le crisi epilettiche senza effetti collaterali - Epilessia Farmacoresistente - Cannabis (Canapa) Terapeutica e CBD e THCV (Delta 9 – tetraidrocannabivarina)
Cannabis, CBD sintetico ‘ecologico’ cura le crisi epilettiche senza effetti collaterali
Gli scienziati sono riusciti a sviluppare in laboratorio una molecola sintetica simile al CBD che riesce a regolare l’intensità e la frequenza delle crisi epilettiche come il CBD naturale. Per ora gli esperimenti sono stati effettuati sui topi, ma i risultati dimostrano che il CBD sintetico può avere molti vantaggi: ecco quali.
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Gli scienziati hanno creato in laboratorio il CBD sintetico che riesce a trattare le crisi epilettiche, riducendone l’entità e la frequenza, senza effetti collaterali e con grandi vantaggi per il nostro Pianeta, vediamo insieme cosa c’è da sapere su questo CBD sintetico e perché è ecologico. CBD sintetico, come è fatto. Gli scienziati ci spiegano che esiste una molecola, 8,9 diidro cannabidiolo (H2CBD), che è sintetica e che ha una struttura simile al CBD, che si può sintetizzare, in modo semplice e low costo, in laboratorio e che non può essere convertita in THC. Attraverso un esperimento, gli esperti hanno testato gli effetti del CBD e di questa molecola H2CBD sui topi nei quali sono state indotte crisi epilettiche e hanno scoperto che entrambe risultavano efficaci per la riduzione della frequenza e dalle severità delle crisi.
Conseguenze. Attualmente lo studio è in fase di test sugli animali, ma gli scienziati sperano di poter proseguire i loro esperimenti per comprendere se questa molecola sintetica, quindi creata in laboratorio, possa avere gli stessi effetti sull’uomo. I vantaggi del CBD sintetico. I prodotti a base di CBD stanno aumentando sempre di più e si stanno diffondendo per i loro effetti positivi che hanno sulla nostra salute: il CBD viene infatti già utilizzato per trattare l’ansia, l’epilessia, il glaucoma e l’artrite. Il problema legato a questa sostanza è che in alcuni Paesi è ancora illegale, poiché è legata al THC e alla coltivazione di marijuana, questo significa che molte persone non hanno accesso ai trattamenti a base di CBD, quando ne avrebbero bisogno. Creare un CBD sintetico significa bypassare la cannabis e le restrizioni legali, per arrivare direttamente alla sostanza utile per la salute. Inoltre, attualmente, il CBD in commercio, come dicevamo, richiede la coltivazione di campi di canapa, il che implica lo sfruttamento del terreno, l’utilizzo di pesticidi e una lunga serie di altri costi per l’ambiente ed economici. Poter sviluppare il CBD direttamente il laboratorio, significa dunque preservare anche il terreno. Lo studio, intitolato “Synthetic, non-intoxicating 8,9-dihydrocannabidiol for the mitigation of seizures”, è stato pubblicato su Scientific Reports.

continua su: https://scienze.fanpage.it/cannabis-cbd-si...ti-collaterali/
http://scienze.fanpage.it/


A synthetic, non-intoxicating analogue of cannabidiol (CBD) is effective in treating seizures in rats, according to research by chemists at the University of California, Davis.
The synthetic CBD alternative is easier to purify than a plant extract, eliminates the need to use agricultural land for hemp cultivation, and could avoid legal complications with cannabis-related products. The work was recently published in the journal Scientific Reports.

"It's a much safer drug than CBD, with no abuse potential and doesn't require the cultivation of hemp," said Mark Mascal, professor in the UC Davis Department of Chemistry. Mascal's laboratory at UC Davis carried out the work in collaboration with researchers at the University of Reading, U.K.

Products containing CBD have recently become popular for their supposed health effects and because the compound does not cause a high. CBD is also being investigated as a pharmaceutical compound for conditions including anxiety, epilepsy, glaucoma and arthritis. But because it comes from extracts of cannabis or hemp plants, CBD poses legal problems in some states and under federal law. It is also possible to chemically convert CBD to tetrahydrocannabinol (THC), the intoxicating compound in marijuana.

8,9-Dihydrocannabidiol (H2CBD) is a synthetic molecule with a similar structure to CBD. Mascal's laboratory developed a simple method to inexpensively synthesize H2CBD from commercially available chemicals. "Unlike CBD, there is no way to convert H2CBD to intoxicating THC," he said.

One important medical use of cannabis and CBD is in treatment of epilepsy. The U.S. Food and Drug Administration has approved an extract of herbal CBD for treating some seizure conditions and there is also strong evidence from animal studies.

The researchers tested synthetic H2CBD against herbal CBD in rats with induced seizures. H2CBD and CBD were found to be equally effective for the reduction of both the frequency and severity of seizures.

Mascal is working with colleagues at the UC Davis School of Medicine to carry out more studies in animals with a goal of moving into clinical trials soon. UC Davis has applied for a provisional patent on antiseizure use of H2CBD and its analogues, and Mascal has founded a company, Syncanica, to continue developmen
Story Source:
Materials provided by University of California - Davis. Note: Content may be edited for style and length.

Journal Reference:
1.Mark Mascal, Nema Hafezi, Deping Wang, Yuhan Hu, Gessica Serra, Mark L. Dallas, Jeremy P. E. Spencer. Synthetic, non-intoxicating 8,9-dihydrocannabidiol for the mitigation of seizures. Scientific Reports, 2019; 9 (1) DOI: 10.1038/s41598-019-44056-y

www.sciencedaily.com/releases/2019/05/190528140107.htm
view post Posted: 28/5/2019, 20:08     +1VIDEO:Gaslini e Nobel per la medicina insieme: identificato gene che causa epilessia e autismo - NEWS EPILESSIA

Gaslini e Nobel per la medicina insieme: identificato gene che causa epilessia e autismo
Pubblicato il 28 mag 2019
Collaborazione tra i ricercatori di Genova e Londra, coinvolte famiglie tra Italia, Spagna, Francia, Usa.
Ne abbiamo parlato in studio con Federico Zara, direttore del laboratorio di neurogenetica del Gaslini e con Vincenzo Salpietro, ricercatore UOC neurologia pediatrica e malattie neuromuscolari del Gaslini.



Edited by MEDICINAINFO - 24/9/2019, 15:54
view post Posted: 24/5/2019, 20:52     +1VIDEO:Intervista alla Ministro Giulia Grillo: sanità e cannabis terapeutica - Epilessia Farmacoresistente - Cannabis (Canapa) Terapeutica e CBD e THCV (Delta 9 – tetraidrocannabivarina)
Intervista alla Ministro Giulia Grillo: sanità e cannabis terapeutica
Pubblicato il 23 mag 2019
Una mattinata con la Ministro della Salute Giulia Grillo Santa Sarta zen piccolo 23 05 2019
A Calatabiano (CT) è venuta la Ministro Grillo per incontrare gli Amministratori e i cittadini anche di altri paesi. L’abbiamo intervistata

https://vivicentro.it/regioni/isole/c...
Servizio di: Santa Sarta e Adduso Sebastiano
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view post Posted: 23/5/2019, 10:52     +1Vitamina D3 sicura e ben tollerata nell'epilessia - NEWS EPILESSIA
In uno studio non sono emersi eventi avversi

La vitamina D3 ad alte dosi è sicura e ben tollerata nei pazienti con epilessia, secondo i risultati degli studi pubblicati su Epilepsy and Behavior da Christopher DeGiorgio e colleghi del Dipartmento di Neurologia dell’UCLA School of Medicine, negli Stati Uniti.

I ricercatori hanno esaminato la tollerabilità della vitamina D3 somministrata alla dose di 5.000 UI/die, con l’obiettivo di ridurre le convulsioni nell’epilessia resistente ai farmaci. I criteri di inclusione erano che i partecipanti dovessero avere una o più crisi focali o convulsioni tonico-cloniche generalizzate al mese e fossero trattati con due o più farmaci antiepilettici da soli o in combinazione a dosi efficaci senza ottenere un’interruzione delle crisi.

Durante il periodo di trattamento, ai partecipanti è stata somministrata una capsula di vitamina D3 5.000 UI al giorno. All’ingresso nello studio e a ogni visita di trattamento, sono stati eseguiti esami ematici per i livelli di vitamina D, calcio, azoto ureico e creatinina. L’insufficienza di vitamina D è stata definita come un livello sierico di 25-idrossivitamina D inferiore a 20 ng/mL. Le variazioni dei livelli di convulsioni e di vitamina D sono state valutate a ogni visita rispetto al basale.

Nel complesso, 11 partecipanti sono stati arruolati e 9 hanno completato il periodo di trattamento. La vitamina D3 è stata ben tollerata e non sono stati segnalati eventi avversi correlati al trattamento. La variazione dei livelli sierici di vitamina D3 è risultata significativa e non sono stati rilevati cambiamenti nell’ematochimica. La riduzione percentuale media della frequenza delle crisi è stata del 26,9% a 6 settimane e del 10,7% a 12 settimane.

I ricercatori hanno quindi concluso che la vitamina D3 era ben tollerata nell’epilessia. Tuttavia, non è risultata associata a una significativa riduzione delle crisi, contrariamente a quanto riportato da alcuni studi preclinici.
https://neurologiaitaliana.it/2019/vitamin...-nellepilessia/


Safety and tolerability of Vitamin D3 5000 IU/day in epilepsy
https://www.epilepsybehavior.com/article/S...0997-1/abstract
324 replies since 5/5/2012