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view post Posted: 22/5/2019, 23:57     +1Deficit di GLUT1, l’ingegno di una mamma che ha inventato un’App per la dieta chetogenica - NEWS EPILESSIA
Deficit di GLUT1, l’ingegno di una mamma che ha inventato un’App per la dieta chetogenica
Lorenzo ha tre anni ed è il paziente più piccolo mai diagnosticato in Italia con la sindrome da deficit di GLUT1 (GLUT1-DS). Lorenzo ha avuto la diagnosi a soli 5 mesi, ed è anche il bimbo più piccolo in Italia che a suo tempo abbia mai iniziato la dieta chetogenica (a nemmeno sei mesi), attualmente l’unico trattamento in grado di tenere sotto controllo alcuni sintomi di questa sindrome genetica rara.

Sintomi che possono variare, ma che includono solitamente epilessia farmaco-resistente, ipotonia e distonia, deficit cognitivi e ritardo dello sviluppo motorio, il tutto causato da una mutazione del gene SLC2A1 (mutazione che può essere “de novo” o trasmettersi dai genitori ai figli come carattere autosomico dominante) e che compromette il normale transito del glucosio dal sangue al cervello. La dieta, simulando nell’organismo una situazione simile al digiuno, permette la produzione di corpi chetonici, che sono in grado di superare la barriera emato-encefalica e fornire una parte del nutrimento necessario al cervello.

La mamma di Lorenzo, Alessandra Camerini, è ingegnere ed è l’ideatrice di Ketonet, un’applicazione sviluppata dal Politecnico di Milano, scaricabile gratuitamente, che aiuta a gestire la dieta chetogenica. Quest’App, infatti, permette alle famiglie di creare con più facilità nuove ricette, sottoporle in tempo reale all’equipe nutrizionistica e, una volta approvate, scambiarle con altre famiglie e arricchire il proprio ricettario. Infatti, con la condivisione, l’App facilita l’introduzione di una certa varietà nel menù dei propri figli, migliorando in tal modo l’appetibilità della dieta. Non solo: tramite questo utile strumento, è possibile documentare ogni giorno i dati clinici, in particolar modo la chetonemia e la glicemia, la presenza di crisi epilettiche, di disturbi e di farmaci assunti, creando un profilo personale di ogni paziente, che può essere valutato a distanza dai medici senza dover effettuare visite.

“Lorenzo – racconta Alessandra – è passato direttamente dal latte materno alla dieta chetogenica, riuscendo così ad arginare presto le crisi epilettiche. Questa dieta è composta al 70-85% da grassi, e il rimanente è distribuito tra proteine e carboidrati. E’ fondamentale mantenere la proporzione perché altrimenti si rischia di uscire dallo stato di chetosi: per questo ogni alimento viene scomposto in macroelementi (lipidi, proteine e carboidrati) e pesato al decimo di grammo. E’ necessaria anche una precisione calorica, perché bisogna limitare l’aumento peso che una dieta così ricca di grassi può causare, ma anche arginare l’inappetenza che la chetosi spesso crea. Per essere aderenti alle prescrizioni della dieta, ovviamente si devono eliminare pane, pasta, pizza, cereali, dolciumi; ma si devono ridurre anche fortemente le quantità di frutta e verdura assunte, per cui bisogna compensare la carenza di vitamine e sali minerali con un abbondante consumo di integratori. Spesso i medici costruiscono questa dieta a tavolino senza soffermarsi sull’appetibilità, e di conseguenza i bambini a volte la rifiutano, arrivando addirittura a vomitare. Essendo una dieta salvavita non è consentito però non consumare totalmente un pasto, né mangiare qualcosa in più se non previsto nello schema alimentare rigidissimo. Non è una quotidianità facile: questa dieta è la nostra vita, perché permette a Lorenzo di stare meglio (prima di cominciarla, il piccolo aveva anche 60 crisi epilettiche al giorno, e non aveva nemmeno la forza per alzare la testa), ma allo stesso tempo è diventata anche la nostra ‘non vita’, perché non ci permette di avere una vita sociale, di mangiare liberamente fuori casa o banalmente di andare in vacanza in hotel come tutti gli altri. Tutto gira attorno alla dieta, al calcolo delle calorie e dei macronutrienti per ogni marca di cibo. E poi c’è il problema dei pasti nelle scuole, che dovrebbero essere in grado di offrire piatti chetogenici, garantendo queste complesse regole stringenti e salvavita; spesso le mamme però decidono di portare il cibo da casa per i loro figli, ma tutto ciò si scontra con la burocrazia italiana che faticosamente lo permette. E’ tutto estremamente delicato, perché un alimento di una marca non equivale ad un altro, e si devono evitare i travasi, anche solo dalla padella al piatto, per non perdere grammi di cibo. E’ importante che le scuole, di fronte a questa scelta dei genitori, consentano però ai bambini di consumare i pasti insieme ai loro compagni. E’ fondamentale, infatti, l’inclusione: Lorenzo per esempio è abituato a consumare i suoi pasti con noi, che mangiamo normalmente, e sarebbe anche bello che lo potesse fare anche a scuola. Fondamentale inoltre che le scuole evitino di usare il cibo come momento di premio, creando spesso delle barriere per i bambini come Lorenzo”.

“Per semplificare la vita di tante famiglie con il nostro stesso problema – prosegue Alessandra – con l’Associazione Italiana Glut1 Onlus, in collaborazione con il Politecnico di Milano e il supporto dell'Università degli Studi di Pavia, è stata sviluppata un’App, Ketonet, che consente un’interfaccia in tempo reale coi medici di riferimento, per avere dei riscontri immediati (per esempio, la chetonemia varia in base a molteplici fattori, non solo alimentari: stanchezza, il clima, la temperatura corporea, gli ormoni, la presenza di eventuali virus come un’influenza, ecc.), evitando il rischio di andare in ipoglicemia o in cheto-acidosi. Inoltre, rimanendo all’interno dei parametri imposti dai medici, è possibile personalizzare la dieta con alimenti che piacciono al bambino o che sono a disposizione in quel momento (si provi a pensare ad un viaggio o anche solo ad un supermercato chiuso, o al bambino che improvvisamente si rifiuta di mangiare qualcosa che fino al giorno prima era di suo gradimento). Inoltre, poiché esistono pochissimi e costosissimi prodotti chetogenici già pronti, si possono condividere (previa approvazione tecnica del team di esperti dell’App) nuove e numerose ricette create dagli utenti. La filosofia che guida l’App è che i successi e la fatica del singolo (in questo caso, nell’ideazione della ricetta), debbano essere patrimonio condiviso: tramite l’App è stato creato un database di oltre 300 ricette, che però vanno personalizzate, perché calibrate sulla risposta del corpo del singolo individuo”.

“Sempre con l’Associazione – racconta Alessandra – stiamo combattendo una battaglia perché anche gli alimenti a fini medici speciali di cui necessitiamo rientrino nei LEA [Livelli Essenziali di Assistenza, N.d.R]. Attualmente sono considerati ‘extra-LEA’, quindi è a discrezione di ciascuna Regione se passarli gratuitamente o meno. Ad esempio, quando Lorenzo ha cominciato la dieta a 6 mesi, doveva assumere esclusivamente una sorta di latte artificiale, che costava 80 euro al barattolo… non è sostenibile per una famiglia totalmente a proprie spese! Con l’Associazione forniamo poi un aiuto concreto, sia pratico che psicologico, alle famiglie appena diagnosticate, a quelle che si accingono a cominciare la dieta o nelle problematiche quotidiane di gestione. Inoltre, con il supporto dei centri di riferimento per la patologia che fanno parte del nostro Comitato scientifico, abbiamo vinto un bando per creare il Registro Italiano dei pazienti, e che vorremmo implementare a livello europeo (attualmente esiste un Registro solo negli USA)”.

“La dieta chetogenica ha dimostrato di essere fondamentale come trattamento”, conclude Alessandra. “Ottiene un’ottima risposta nel 50% dei pazienti affetti da epilessia farmaco-resistente (il 36% del totale) e sono in corso numerosi studi sulla sua efficacia anche per malattie come Alzheimer, Parkinson, tumori cerebrali, emicrania farmaco-resistente; vorremmo quindi che l’industria alimentare ci prestasse più attenzione. Ma la nostra speranza è soprattutto quella di trovare una cura, perché la dieta è solo un trattamento che riesce a tenere sotto controllo alcuni dei numerosi sintomi e
della quale non si conoscono ancora gli effetti collaterali a lungo termine”.
https://www.osservatoriomalattierare.it/ma...eta-chetogenica
view post Posted: 31/3/2019, 13:16     +1Epilessia Lombardia Onlus ELO facebook - L'EPILESSIA FORUM LIBERO
www.facebook.com/eloepilessialombardiaonlus/
logo


L'associazione Epilessia Lombardia Onlus (ELO) vuole essere un punto di riferimento per le persone affette da epilessia e i loro familiari.

Nel vasto panorama di servizi che Milano e la Lombardia offre alle disabilità infantile ed adulta, ELO è una risposta concreta alle domande e alle necessità di queste persone cercando di migliorare la loro qualità di vita intervenendo a 360° in ombito e fornendo un aito concreto nelle situazioni di bisogno.

Le attività sono volte a:
•diffondere una corretta informazione sull'epilessia per combattere le restrizioni e i pregiudizi posti in atto in ambito sociale nei confronti delle persone affette da questa malattia;
•informare le persone con epilessia e le loro famiglie sulla disponibilità di terapie adeguate e di strutture sanitarie specializzate;
•promuovere e organizzare iniziative di supporto e sostegno rivolte alle persone affette da epilessia e i loro famigliari tramite gruppi di auto mutuo aiuto, o incontri con uno psicologo;
•organizzare incontri presso le scuole con insegnanti, alunni e genitori, su specifiche problematiche relative all'epilessia;
•fornire orientamentoe consulenza legate in tema di invalidità, patenti, discriminazione in ambito scolastico e lavorativo, amministratore di sostegno;
•organizzare, in vari periodi, vacanze per persone effette da epilessia.
www.epilessialombardia.org/




view post Posted: 29/3/2019, 20:45     +1Epilessia Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto (Self Help) - L'EPILESSIA FORUM LIBERO
Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto (Self Help)
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I gruppi di auto - mutuo - aiuto sono dei piccoli gruppi di persone che condividono la stessa situazione di vita o le stesse difficoltà. Si costituiscono volontariamente per cercare di soddisfare un bisogno, superare un problema, ottenere un cambiamento in maniera reciproca.

L'attività di self help ha avuto inizio, in Associazione, nel 1980 per favorire lo scambio di aiuto fra coloro che soffrono i disagi connessi con la malattia e legati alla condizione di "essere portatore di epilessia" o di "avere un familiare con l'epilessia". Tutti i gruppi vengono condotti da un "facilitatore" cioè da una persona di esperienza che ascolta, si preoccupa che tutti abbiano possibilità di accedere alla discussione, aiuta a trovare soluzioni senza imporre comportamenti forzati.

Il fatto che i corsi vengano svolti da oltre trent'anni, senza subire momenti di arresto o cali di frequenza, è da ritenersi un preciso e forte segnale sia della persistente situazione di malessere delle persone con l'epilessia e dei loro familiari, sia della efficacia di questi momenti di condivisione.

L'esternazione dei propri problemi e la loro condivisione con altre persone che vivono i medesimi disagi, dà di per sé stessa conforto e fa sentire meno soli.

Inoltre la gestione dell'ansia generata dalla presenza di un familiare con epilessia difficilmente può essere risolta soltanto con le proprie forze. In questo caso la partecipazione ad un gruppo di self-help ha spesso rappresentato una valida alternativa all'intraprendere una vera e propria psicoterapia, che il più delle volte viene proposta al paziente stesso e non ai genitori/famigliari.

Durante gli incontri i partecipanti vengono anche aiutati a prendere coscienza dei propri diritti nei confronti della scuola, della società, del medico. ELO non vuole e non deve mai sostituirsi né al medico né ai genitori, ma tutto il gruppo di self-help cerca di dare aiuto a chi lo chiede, facendo emergere soluzioni e comportamenti nuovi adatti a problemi spesso molto vecchi.

Man mano che i partecipanti vincono l'iniziale resistenza ad esternare i propri problemi, emergono punti in comune e problematiche diffuse, che molti ritenevano individuali.

I problemi più comuni, emersi dagli incontri, vengono rilevati dalla ELO, attraverso relazioni annuali effettuate dai conduttori dei gruppi. L'Associazione, se si evidenzia l'opportunità e se i diretti interessati ne fanno richiesta, si attiva per cercare di risolvere o attenuare il problema (per esempio la comunicazione tra medico e paziente o l'informazione sui migliori centri di cura).

Attualmente sono attivi cinque gruppi di self help:

due gruppi riservati ai giovani con epilessia; si ritrovano ogni sabato pomeriggio presso la sede di ELO, due ore, alternandosi;

un gruppo serale dedicato a chi lavora; si incontra ogni due settimane, presso la sede di ELO, il lunedì sera;

un gruppo dedicato ai giovani (maggiori di 18 anni), adulti con epilessia e familiari: si incontra due volte al mese, il sabato mattina, presso "Villa Serena" – Ospedale S. Gerardo di Monza;

un gruppo dedicato ai genitori di bambini e adolescenti con epilessia; si incontra una volta al mese, il sabato mattino. Per agevolare i genitori che non possono lasciare i figli a casa è previsto l'intrattenimento dei bambini da parte di personale qualificato.

calendario 2018/2019
http://www.epilessialombardia.org/attivita...-self-help.html
view post Posted: 29/3/2019, 16:03     +1Cani, amici contro l'epilessia: riescono a 'fiutare' gli attacchi - NEWS EPILESSIA
Cani, amici contro l'epilessia: riescono a 'fiutare' gli attacchi
Un team dell'Università di Rennes ha realizzato uno studio che dimostra scientificamente come i nostri amici a quattro zampe siano in grado di fiutare gli attacchi epilettici
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cani, oltre ad essere dei fedeli amici a quattro zampe, possono anche essere d'aiuto alla ricerca medica. In particolare, uno studio messo a punto da un gruppo di ricercatori francesi avrebbe trovato la prova scientifica che dimostra come in cani siano in grado di fiutare un attacco epilettico. La speranza del team dell'Università di Rennes è che i risultati raccolti possano portare a mettere a punto sistemi, che coinvolgano gli animali o anche 'nasi elettronici' studiati sulla base dell'olfatto canino, per prevedere quando un malato avrà un attacco.

Cosa provoca l'epilessia

L'epilessia è causata dalla rottura dei segnali elettrici nel cervello, che causa convulsioni. La malattia può essere ereditaria oppure essere provocata da un ictus o da una privazione di ossigeno alla nascita. Alcune persone con epilessia fanno già affidamento sugli animali per gestire i loro attacchi: molte famiglie con bimbi piccoli affetti dalla malattia fanno dormire un cane vicino al lettino perché hanno notato che l'animale abbaia proprio poco prima di un evento.

I cani possono fiutare gli attacchi epilettici

Per il nuovo studio, pubblicato sulla rivista 'Scientific Reports', sono stati addestrati 5 cani per verificare la loro capacità di riconoscere l'odore di sudore prelevato da un paziente che ha subìto un attacco epilettico. E' stata quindi data una scelta di 7 campioni di sudore, prelevati da altrettanti pazienti mentre si rilassavano, facevano sport o avevano un attacco. Ebbene, due dei cani hanno trovato il campione giusto in due terzi dei casi e gli altri tre sono risultati accurati al 100%.


Amelie Catala, dell'Università di Rennes, ha dichiarato alla Bbc News che saranno "necessarie ulteriori ricerche, ma è possibile che il cambiamento nell'attività elettrica inneschi il rilascio di alcuni neurormoni che scatenano un odore tipico, o che tale rilascio sia collegato allo stress di molecole e percorsi correlati con la sudorazione. Tutte queste ipotesi dovranno essere approfondite".



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view post Posted: 7/2/2019, 01:40     +1VIDEO:Epilessia, parte da Verona una nuova ricerca - NEWS EPILESSIA
Epilessia, parte da Verona una nuova ricerca
VIDEO https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/20...2145345b48.html
Nel mondo ne soffrono 50 milioni di persone. Una ricercatrice dell'Università scaligera ha studiato un trattamento innovativo che apre, per il futuro, nuove possibilità di cura. Il servizio di Elena Chemello
La ricerca di Giovanna Paolone è stata pubblicata su una prestigiosa rivisita di neuroscienze. L'intervista di Elena Chemello
view post Posted: 20/1/2019, 15:51     +1Convegno/Neuroscienze Riunione policentrica in Epilettologia - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
Riunione policentrica in Epilettologia
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Da giovedi 24 a venerdi 25 gennaio, presso Aula magna del Rettorato, si terrà la Riunione policentrica in Epilettologia, a cura della Società scientifica Lice (Lega italiana contro l’epilessia). Si tratta di uno dei più importanti incontri nazionali dei neurologi, neuropsichiatri infantili, neuropediatri e neurochirurghi, esperti in diagnosi e terapia dell’epilessia, patologia neurologica tra le più diffuse interessando nel nostro Paese oltre 500.000 persone.
La Riunione costituisce un evento didattico- scientifico tradizionale ed immancabile, sia per specialisti esperti in materia, che per giovani neurologi e neuropsichiatri infantili in formazione, e si svolge alla Sapienza ininterrottamente dal 2009.
La mattinata della prima giornata sarà dedicata in particolare ai progetti di ricerca in ambito di genetica dell’epilessia, sia per un aggiornamento su quelli già in atto che per la presentazione di nuovi. Verranno anche discussi casi clinici di forme rare di epilessia su base genetica, di particolare interesse. Successivamente nel pomeriggio e per tutta la giornata del 25 gennaio saranno discussi in seduta plenaria oltre 40 casi clinici di rilevante valore didattico/scientifico e particolare complessità, raggruppati in sessioni specifiche (età pediatrica; età adulta; metodiche diagnostiche e terapeutiche; chirurgia dell’epilessia). Tradizionalmente i casi clinici vengono presentati all’uditorio – composto da oltre 400 epilettologi – da giovani medici, spesso in formazione, con slides, registrazioni in video-EEG, neuroimmagini, e successivamente gli specialisti presenti li commentano, cercando di dare delle risposte ai quesiti posti dai casi stessi. L’obiettivo è quindi soprattutto quello di incontrarsi per discutere, avendo in mente un obiettivo ben preciso: formare i giovani specialisti allenandoli al confronto con chi ha più esperienza.
L’evento è accreditato nell’ambito del programma Ecm a cura di Lice.
Organizzatore locale dell’evento e membro del Comitato scientifico è Oriano Mecarelli, del Dipartimento di Neuroscienze umane e che per il triennio 2017-2020 è anche Presidente della Lega italiana contro l’epilessia (Lice).

coordinamento scientifico
Oriano Mecarelli
Dip. di Neuroscienze umane
T (+39) 06 49914807
[email protected]
https://news.uniroma1.it/24012019_0900
view post Posted: 2/12/2018, 22:54     +1La manovra approda in Aula alla Camera. Audizione Bartolazzi su Legge 38 - DIRITTI DEL PAZIENTE EPILETTICO
La settimana. La manovra approda in Aula alla Camera. Audizione Bartolazzi su Legge 38

Previste anche interrogazioni in Affari sociali su Lea nella provincia di Frosinone e iniziative di contrasto a diffusione hiv. Martedì pomeriggio scadono termine per presentazioni emendamenti a Sunshine Act. Senato al lavoro sul Ddl concretezza mentre in Igiene e Sanità prosegue esami dei Ddl su fibromalgia ed epilessia.

02 DIC - L’Aula della Camera sarà concentrata principalmente sulla Legge di Bilancio e saranno discusse le mozioni n. 1-00072, 1-00078 e 1-00084, recanti iniziative volte al contrasto della violenza neofascista e neonazista.
Mercoledì 5 dicembre il Question time e venerdì le interpellanze urgenti.

Nel corso della settimana la Commissione Affari sociali svolgerà l'audizione del sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, in materia di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, con particolare riferimento all'ambito pediatrico.

In sede referente, proseguirà l'esame delle proposte di legge recanti Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione (C. 84 Zolezzi, C. 811 Cecconi e C. 1354, approvato dal Senato - rel. Massimo Enrico Baroni, M5S).
Inoltre, proseguirà la discussione congiunta delle risoluzioni nn. 7-00096Nesci e 7-00110 Ubaldo Pagano: Modifiche ai criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale.

In sede consultiva, per il parere alla XIII Commissione Agricoltura esaminerà il nuovo testo unificato delle proposte di legge recanti Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico (C. 290 Gadda e abb. - rel. Troiano, M5S), mentre per il parere alla VI Commissione Finanze esaminerà il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 119/2018, recante Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria (C. 1408 Governo, approvato dal Senato - rel. Bologna, M5S).

Infine, la Commissione svolgerà le interrogazioni nn. 5-00353 Frusone: Iniziative per garantire i livelli essenziali di assistenza nella provincia di Frosinone; 5-00261 Gadda e 5-00735 Schirò: Interventi per contrastare la diffusione del virus Hiv e di altre infezioni sessualmente trasmissibili tra i giovani.

Inoltre è fissato per martedì 4 dicembre alle ore 16 il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di legge C. 491 Massimo Enrico Baroni, recante "Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie".

Le Commissioni riunite II Giustizia e XII Affari sociali, in sede referente, inizieranno l'esame delle abbinate proposte di legge recanti Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto" (C. 1005 Meloni e C. 1160, approvata dal Senato - rel. per la II Commissione: Barbuto, M5S; rel. per la XII Commissione: Ziello, Lega).

IlSenato discuterà il rendiconto 2017 e il bilancio interno del Senato 2018. In Aula dovrebbe approdare anche il Ddl n. 920 - Concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni (collegato alla manovra di finanza pubblica) (voto finale con la presenza del numero legale).
Giovedì si svolgeranno le interrogazioni a risposta immediata.

La Commissione Igiene e Sanità in sede consultiva esamineranno il Ddl 920 (Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo) per il parere alla 11a Commissione.

In sede redigente saranno esaminati i Ddl 116-716 (epilessia), i Ddl 733 e connsessi(disposizione di corpo e tessuti post mortem) e i Ddl 299-672- 485 (fibromialgia).
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-p...ticolo_id=68630
view post Posted: 24/11/2018, 17:10     +1Epilessia: avvio discussione congiunta in sede redigente in Commissione 12a - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
Epilessia: avvio discussione congiunta in sede redigente in Commissione 12a
23 Novembre 2018
Mercoledì 28 novembre dalle 15, è nell'agenda della Commissione Sanità l'avvio della discussione congiunta dei ddl n. 116 e n. 716, recanti disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia. Riferisce alla Commissione il sen. Sileri.

www.senato.it/3381?comunicato=913
view post Posted: 12/11/2018, 11:54     +1VIDEO:Crisi psicogene: cosa sono e in cosa differiscono da quelle epilettiche - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO

SIN Societa' Italiana di Neurologia
Congresso Nazionale
XLIX CONGRESSO SIN ROMA 2018
Roma, 27-30 ottobre 2018
www.neuro.it/web/procedure/dati_con...URO/index%2Ecfm

Pubblicato il 12 nov 2018
Prof. Roberto Michelucci, Direttore Neurologia, Ospedale Bellaria, Bologna


Edited by MEDICINAINFO - 7/8/2019, 04:31
view post Posted: 18/10/2018, 21:02     +1VIDEO:Crisi epilettiche a casa o per strada, il ruolo del 118 - DIRITTI DEL PAZIENTE EPILETTICO

Crisi epilettiche a casa o per strada, il ruolo del 118
dott. Giulio Giovanni Desiderio, 118 Ospedale Maggiore Bologna



Edited by MEDICINAINFO - 9/9/2019, 20:16
view post Posted: 11/10/2018, 22:35     +1Intelligenza artificiale: da Google al Parkinson - NEWS MEDICINA
Intelligenza artificiale: da Google al Parkinson
Ognuno di noi ha ben chiaro cosa sia una protesi. Si impiegano materiali artificiali, per ricostruire il femore o l’acetabolo, nel caso dell’anca ad esempio, che hanno forma e proprietà meccaniche tali da riprodurre la funzionalità dell’osso che va in degenerazione. Ora il punto è: si può immaginare qualcosa del genere anche per il tessuto cerebrale, qualcosa che sia in grado di riabilitare l’attività dei neuroni danneggiati in caso di patologie come il Parkinson, l’ictus o l’epilessia? L’ipotesi sembra di quelle azzardate, eppure c’è chi si sta muovendo proprio in questa direzione sfruttando sistemi di intelligenza artificiale.

A lavorarci è un consorzio europeo coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al dipartimento di Scienze biomediche dell’università di Padova, e il progetto in questione (A SYnaptically connected brain-silicon Neural Closed-loop Hybrid system - Synch) ha recentemente ottenuto un finanziamento di oltre quattro milioni di euro. “Il nostro obiettivo – spiega Vassanelli – è di sviluppare dei dispositivi artificiali che mimino la funzione dei neuroni che vanno in degenerazione, avvicinandoci a vere e proprie neuroprotesi cerebrali. L’idea, nello specifico, è di collegare neuroni artificiali elettronici a neuroni biologici presenti nel cervello (di animali, per ora), per creare una connessione sinaptica ibrida (le sinapsi sono il punto di contatto funzionale tra due cellule nervose Ndr) e stabilire una comunicazione in entrambe le direzioni”. Un ulteriore passo avanti rispetto agli studi condotti finora.

Nel corso degli ultimi anni, con il progetto Cyber-Rat prima e Ramp poi, il team di Vassanelli è stato in grado di sviluppare delle tecnologie che consentono di creare vere e proprie reti neuronali artificiali elettroniche su microchip, cioè su dispositivi nanometrici o micrometrici: una superficie di due, tre millimetri quadrati, può contenere centinaia o migliaia di neuroni. Ora l’intenzione è di andare oltre e si tenterà di “far parlare” i neuroni artificiali con quelli biologici.

Le possibili applicazioni in ambito terapeutico a cui gli studiosi guardano sono molteplici, a partire dal trattamento dei malati di Parkinson. Già nel giro di qualche anno le nuove tecnologie potrebbero permettere di migliorare la tecnica di stimolazione cerebrale profonda, utilizzata nei pazienti più gravi quando le altre terapie non sortiscono effetto. “Ora – argomenta Vassanelli – esistono dispositivi che permettono di stimolare i neuroni cerebrali, attraverso l’impianto di elettrodi che producono impulsi elettrici in alcune zone specifiche del cervello. E’ una sorta di pacemaker cerebrale, ma si tratta di dispositivi che pensiamo siano molto migliorabili in futuro. L’elettrodo, lo stimolatore non ha nulla a che vedere con una rete neuronale vera. Il nostro obiettivo è di avvicinarci a dei sistemi neuroprotesici che assomiglino un po’ di più ai neuroni e alle reti neuronali nativi, che mimino la loro funzionalità, e impiegare questi neuroni artificiali per stimolare meglio il tessuto cerebrale ed eventualmente danneggiato”.

Si tratta dunque di sistemi impiantabili, “smart”, che stimolano i neuroni in modo intelligente e più vicino ai neuroni veri. Oltre al trattamento del morbo di Parkinson, gli ambiti di applicazione terapeutica possono essere anche altri. “Si pensi anche all’epilessia o al trattamento post-ictus – sottolinea Vassanelli –. Nel secondo caso alcune zone localizzate del tessuto nervoso vanno in necrosi e dunque si potrebbe pensare a un impianto per riattivare e riabilitare la funzionalità dei neuroni”. Lo scienziato cita anche gli impianti di retina: in caso di degenerazione retinica, i trial clinici oggi prevedono l’impianto di retine artificiali basate su dispositivi microelettronici. Queste tuttavia potrebbero essere rese più intelligenti e contenere neuroni artificiali che emulano più da vicino i neuroni retinici.
anziano
“Di fatto – continua Vassanelli – nello sviluppo di questi dispositivi vengono applicati concetti molto simili a quelli impiegati nelle reti neurali artificiali attuali, le stesse che utilizza anche Google per il riconoscimento delle immagini, ma implementate in neuroni microscopici realizzati in hardware su microchip”. Si tratta evidentemente di argomenti dalle forti implicazioni etiche che derivano dall’impiego di tecnologie basate sull'interazione tra cervello e intelligenza artificiale. Fino a che punto si vuole che questi mondi comunichino? Quali sono i vantaggi che si possono ottenere, quali i rischi a cui si può andare incontro? “È il momento di parlarne e di trovare delle linee guida”, conclude lo scienziato anticipando temi che saranno affrontati nei prossimi quattro anni nel corso del progetto, allo scopo di promuovere un dibattito etico che coinvolga scienziati, aziende, pazienti affetti da disturbi neurologici e i loro caregiver.
https://ilbolive.unipd.it/it/news/intellig...oogle-parkinson
view post Posted: 8/10/2018, 21:14     +1Epilessia nell'ambito scolastico. Incontro a Pandino promosso dall'associazione Elo - L'EPILESSIA FORUM LIBERO
Epilessia nell'ambito scolastico. Incontro a Pandino promosso dall'associazione Elo
Venerdì scorso, presso la scuola media Leandro Berinzaghi di Pandino, si è tenuto un importante incontro sul tema dell'epilessia, promosso dall'associazione Elo e rivolto al personale scolastico. L'ente di volontariato vanta innumerevoli sedi sul territorio e svolge da anni un'azione informativa e formativa negli istituti di diverso ordine e grado.
Senso di responsabilità
L'epilessia colpisce 65 milioni di persone in tutto il mondo, l'1,4% della popolazione italiana, una realtà importante che merita attenzione e competenza. Come spiega la presidente Rosa Cervellione, “si tratta di una patologia neurologica poco conosciuta e per questo temuta. È fondamentale generare un senso di responsabilità di tutti verso tutti”.
Necessario un protocollo d'intervento
“Il Ministero dell'Istruzione – prosegue Cervellione - non fornisce indicazioni adeguate in merito e la possibilità di un intervento efficace è spesso relegata alla disponibilità volontaria del docente. Sarebbe utile possedere un protocollo d'intervento che coinvolga docenti, collaboratori scolastici e gli stessi compagni di classe. Desideriamo fornire gli strumenti necessari per gestire situazioni d'emergenza”.
Prendersi cura dei ragazzi
L'incontro, della durata di 2 ore ha visto la presenza di circa 50 docenti, che hanno ascoltato con interesse e partecipazione, ponendo interessanti quesiti sulle possibili modalità d'intervento. “Al fine di fornire aiuto e vicinanza agli alunni e alle loro famiglie – conclude la presidente - la scuola moderna ha il dovere di instaurare un sempre più proficuo rapporto di collaborazione e inter scambio con associazioni ed enti locali, in questo modo sarà possibile svolgere al meglio uno dei suoi compiti più ardui: prendersi cura dei ragazzi”.

https://www.cremaonline.it/cronaca/08-10-2...+Elo+a+Pandino/
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view post Posted: 15/9/2018, 19:32     +1VIDEO:Come vive una persona epilettica? - L'EPILESSIA FORUM LIBERO
Come vive una persona epilettica?

L’epilessia è un disturbo neurologico che colpisce circa l’1% della popolazione. Si tratta di una malattia del sistema nervoso centrale caratterizzata da un’interruzione dell’attività delle cellule del cervello che causa convulsioni, periodi di comportamento insolito e talvolta perdita di coscienza. Ma come vive una persona epilettica? E quali sono i sintomi che in gene anticipano una crisi? Risponde nella videointervista l’esperto Oriano Mecarelli, dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma
view post Posted: 8/9/2018, 03:28     +1Convegno formativo “Epilessia e ostruzione delle vie aeree” - EPILESSIA https://twitter.com/EPILESSIAINFO
Convegno formativo “Epilessia e ostruzione delle vie aeree”
Sabato 8 settembre 2018, presso l’Auditorium dell’Ospedale Unico Versilia di Lido di Camaiore, si terrà il convegno formativo “Epilessia e ostruzione delle vie aeree”, promosso dall’Associazione “Indossa un sorriso” e dall’Associazione Semplicemente Genitori, con il patrocinio dell’AICE – Associazione Italiana per la lotta contro l’Epilessia e del Comune di Camaiore. L’evento – gratuito, aperto a tutti e rivolto in particolare agli operatori, alle famiglie e alle istituzioni – mira a fornire strategie e strumenti adeguati per il riconoscimento sintomatologico e l’immediato soccorso. L’epilessia è una malattia che colpisce in Italia circa 500mila persone, con un picco nell’infanzia. Nel mese di febbraio la Torre Civica di Camaiore fu illuminata di viola, colore simbolo dell’epilessia perché ricorda la lavanda, fiore associato alla solitudine e all’emarginazione, condizione che spesso subiscono i pazienti a causa della scarsa cognizione delle regole base per affrontare la malattia in modo corretto.

Il convegno, moderato dal Dottor Andrea Boccardo, inizierà alle ore 8.30 con la registrazione dei partecipanti. Alle ore 09.00 il via ufficiale con il saluto del Sindaco Alessandro Del Dotto e l’intervento del Professor Franco Mosca, emerito di Chirurgia Generale dell’Università di Pisa; Seguirà una prima parte dedicata all’ostruzione delle vie aeree, condotta dalla Dottoressa Alda Mazzei, specialista di anestesia e rianimazione, responsabile del Centro Simulazione Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Previsti interventi degli istruttori con dimostrazione di “soccorso in caso di ostruzione coi manichini”. Dopo il coffee break, programmato per le ore 11.00, la seconda parte del convegno sarà dedicata alla Sindrome neurologica complessa dell’Epilessia con gli interventi della Professoressa Carla Marini, Neurologo del Reparto di Neurogenetica della neurologia all’AOU Meyer di Firenze, della Dottoressa Anna Rosati, dirigente medico del reparto di Neurofarmacologia Clinica dell’AOU Meyer di Firenze e del Dottor Carlo Bertacca dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest Versilia sulla gestione del paziente con crisi convulsiva in ambiente extra ospedaliero. Alle ore 13.00 le conclusioni saranno a cura del Dottor Giovanni Battista Pesce, Presidente nazionale dell’Associazione AICE.

Per informazioni sul convegno contattare la segreteria organizzativa: Franca Rombi (348 5949680) e Silvia Lenzi (342 9459077). È possibile iscriversi anche scrivendo una mail agli indirizzi: [email protected] o [email protected].
https://www.versiliatoday.it/evento/2018/0...elle-vie-aeree/
cs-2018_09_04_convegno_epilessia
view post Posted: 8/9/2018, 03:22     +1Epilessia sconfitta? / Un dispositivo inserito nel cervello per spegnere le crisi: test sui topi - NEWS EPILESSIA
Epilessia sconfitta? Un dispositivo inserito nel cervello sarebbe in grado di spegnere sul nascere le crisi epilettiche. Sono partiti i test su topi anestetizzati a cui erano state indotte. 04 settembre 2018 Matteo Fantozzi

Epilessia sconfitta? Epilessia sconfitta?

La scienza sta facendo passi da gigante anche nella cura del cervello e questo sicuramente è confortante visti i tanti dubbi ancora rimasti aperti. Sulla rivista scientifica Science Advances è stata pubblicata una scoperta recente sull'epilessia arrivata dalla collaborazione tra l'università britannica di Cambridge e alcuni ricercatori francesi come quelli di Marsiglia. Questi hanno svelato come si sta testando sui topi un dispositivo che inserito nel cervello sarebbe in grado di fermare sul nascere le crisi epilettiche. Si tratterebbe di un dispositivo impiantabile che sul nascere sarebbe in grado da solo di rilasciare un farmaco, una molecola presente già nel cervello che si chiama Gaba. Questa è in grado di spegnere quei neuroni che portano alle crisi che si accusano quando si è epilettici. Una scoperta che potrebbe ovviamente cambiare la vita di moltissime persone.
COME FUNZIONA IL DISPOSITIVO

Andiamo a vedere da vicino come funziona questo dispositivo in grado di sconfiggere l'epilessia. È costituito da materiali da considerarsi biocompatibili ed è ovviamente di dimensioni tanto ridotte da essere impiantabile direttamente sul cervello. Si tratta di una sorta di pompa collegata a un piccolo contenitore che porta il farmaco in questione. Al momento i test sono stati svolti solo su topi anestetizzati nei quali erano state precedentemente indotte delle crisi epilettiche. E' stato verificato appunto come il dispositivo sia in grado di avvertire la crisi sul nascere e di andare a tamponarla rilasciando il farmaco. La ricerca ora volgerà l'attenzione sul prossimo passo e cioè quello della sperimentazione su animali svegli e in movimento.
http://www.ilsussidiario.net/News/Salute-e...ui-topi/837557/
https://epilessia-info.forumfree.it/?t=75944973
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