RUOLO DEI DIFETTI OSSEI NELLA FOSSA MEDIA NELLA EPILESSIA TEMPORALE CRIPTOGENETICA FARMACORESISTENTE: STUDIO DI POPOLAZIONE CASI/CONTROLLI

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view post Posted on 26/4/2020, 00:50     +1   -1

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Chirurgia dell'epilessia
Or.FR.8
RUOLO DEI DIFETTI OSSEI NELLA FOSSA MEDIA NELLA EPILESSIA TEMPORALE CRIPTOGENETICA FARMACORESISTENTE: STUDIO DI POPOLAZIONE CASI/CONTROLLI
M. Campello*[1], C. Zaccone[1], E. Ferlazzo[1], V. Cianci[2], P. Versace[1], U. Aguglia[3] [1]Az. Osp. "Bianchi-Melacrino-Morelli" ~ Reggio Calabria ~ Italy, [2]Centro Regionale Epilessie ~ Reggio Calabria ~ Italy, [3]Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Magna Graecia ~ Catanzaro ~ Italy
INTRODUZIONE: I difetti della teca cranica a carico della fossa media possono determinare lo sviluppo di encefaloceli o meningoceli temporali. E' nota, anche se rara, l'associazione fra encefalocele e epilessia mentre non è noto il ruolo epilettogenico di meningoceli.
OBIETTIVI: Scopo del presente studio è valutare la prevalenza di difetti ossei della fossa media nei pazienti con epilessia temporale criptogenetica farmaco-resistente indirizzati al nostro centro di riferimento regionale per il trattamento dell'epilessia.
MATERIALI E METODI: Dopo approvazione da parte del locale comitato etico, sono stati studiati 30 consecutivi pazienti (12 maschi, 18 femmine, età media 43 anni con range 18-81) indirizzati al nostro centro per studio e trattamento di epilessia temporale criptogenetica farmacoresistente. Tutti i soggetti erano stati sottoposti ad almeno una RM (1,5 T) refertata come normale. Come popolazione di confronto sono stati scelti 44 soggetti (24 maschi, 20 femmine, età media 72 anni con range 33-91) ricoverati nella locale stroke unit per sospetta patologia cerebro-vascolare acuta. Entrambe le popolazioni di pazienti sono state sottoposte a TAC cranio a scansioni sottili (spessore 0,6 mm) con ricostruzioni multiplanari per l'individuazione di difetti ossei cranici. I pazienti con evidenza di difetti ossei a carico della fossa media sono stati sottoposti a nuova RM 1,5 T con focus sul polo temporale usando sequenze FIESTA e volumetriche T1-pesate alla ricerca di meningo- e/o encefalo-celi. RISULTATI E CONCLUSIONI: In 4/30 pazienti e in 0/44 controlli, la TAC ha evidenziato difetti ossei in fossa media. La successiva RM mirata ha mostrato in 2 pazienti un meningocele e negli altri due un encefalocele. Di questi ultimi due pazienti uno è stato sottoposto a ricostruzione della fossa media con asportazione del tessuto cerebrale erniato; a 30 mesi dalla procedura questo paziente è seizure-free: il secondo paziente con encefalocele è in lista per analogo intervento.Per quanto a noi noto, questo è il primo studio caso/controllo che cerchi di appurare la prevalenza dei difetti ossei in fossa cranica media nei pazienti con epilessia temporale criptogenetica farmaco-resistente. La prevalenza emersa è del 13,3% nella sola popolazione epilettica mentre nella popolazione di controllo è stata dello 0%. La preliminare conclusione che possiamo trarre è che uno studio TAC ad alta definizione del basicranio dovrebbe entrare a far parte del percorso diagnostico nei pazienti con epilessia temporale criptogenetica farmacoresistente considerando anche che tale condizione anatomica è agevolmente trattabile con significative probabilità di risoluzione definitiva della comizialità associata. Nei limiti del campione di popolazione studiato non sono emersi simili rapporti fra epilessia e meningocele temporale. Tale eventuale relazione – se presente – potrà essere meglio definita espandendo la popolazione studiata.
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