MRGFUS IN NEUROCHIRURGIA FUNZIONALE

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view post Posted on 26/4/2020, 15:01     +1   -1

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Chirurgia dell'epilessia
Or.FR.14
MRGFUS IN NEUROCHIRURGIA FUNZIONALE
D.G. Iacopino*[1], A. Giugno[1], C. Gagliardo[2], F. Angelo[3], M. Midiri[2] [1]Università di Palermo, Clinica Neurochirurgica ~ Palermo ~ Italy, [2]Università di Palermo, Istituto di Radiologia ~ Palermo ~ Italy, [3]Istituto Besta, Clinica Neurochirurgica ~ Milano ~ Italy
INTRODUZIONE: Modulare network neurotrasmettitoriali, individuare e raggiungere target con estrema precisione, eliminare virtualmente rischi e complicanze: questi i principi ideali della neurochirurgia funzionale, che trovano piena realizzazione nell’impiego di ultrasuoni focalizzati sotto guida RMN. Se la DBS, in quanto trattamento reversibile e non ablativo, ha reso obsolete le procedure lesionali negli ultimi due decenni, essa rappresenta pur sempre un atto chirurgico invasivo che reca con sé una minima percentuale di morbidità e potenzialmente di mortalità. Lo sviluppo di tecniche neuroradiologiche sempre più sofisticate, ha consentito pertanto di mettere a punto un trattamento innovativo non invasivo basato sull’utilizzo di ultrasuoni focalizzati sotto guida RMN (MRgFUS) che determinano di fatto una termo lesione.
OBIETTIVI: Tale tecnica è stata recentemente introdotta nella pratica clinica su apparecchiatura MR 1,5 tesla, presso il Policlinico Universitario di Palermo. Al momento, le indicazioni in campo neurochirurgico con marchio CE riguardano il trattamento del dolore centrale, del tremore essenziale e del tremore secondario a morbo di Parkinson. Gli ultrasuoni focalizzati (FUS), oltre ad essere una metodiche lesionale non invasiva, permettono massima precisione submillimetrica che supera l’accuratezza spaziale della radiochirurgia stereotassica, rispetto alla quale è possibile ottenere nell’immediato la generazione della lesione. Inoltre la possibilità di avere un feedback continuo in tempo reale nel momento in cui viene generata la lesione. La necrosi indotta tramite FUS è immediatamente visibile, come puntiforme iperintensità a carico del nucleo colpito, su scansioni RMN T2-pesate. Presso il nostro Centro, è stato recentemente trattato, per la prima volta in Italia, un paziente affetto da circa 10 anni da tremore, a carico dell’emisoma destro, particolarmente accentuato all’arto superiore e tale da rendere impossibile qualsiasi attività manuale.
MATERIALI E METODI: Previa acquisizione di RMN encefalo con mdc con opportuno protocollo per la visualizzazione dei nuclei talamici, la mattina del trattamento è stato posizionato al paziente il casco stereotassico, collegato ad un lettino RMN appositamente dotato di erogatore di ultrasuoni. Intensità di energia via via crescenti, sono state quindi indirizzate al nucleo ventrale intermedio del talamo di sinistra, impostando le relative coordinate stereotassiche e visualizzando in tempo reale la creazione della lesione. I parametri vitali del paziente e l’obiettività neurologica sono stati continuativamente monitorati durante tutta la procedura ed in particolare all’atto delle sonicazioni. Una volta raggiunte temperature in grado di ingenerare lesione, il paziente ha mostrato un’istantanea e netta riduzione del tremore, evidenziato da specifici task neurologici. Non si sono segnalati deficit neurologici e altre complicanze radiologicamente documentabili.
RISULTATI E CONCLUSIONI: I pochi casi che la letteratura riporta non consentono di tracciare un parallelo versus metodiche tradizionali, benché l’evidenza attuale suggerisce eccellenti risultati clinici, il che lascia presagire, in un prossimo futuro, nuove ed ampie prospettive terapeutiche

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